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Carta Canta – mostra personale di Sandro Fabbri

Posted on Dic 10, 2014 in Mostre, Tutte le attività

Carta Canta – mostra personale di Sandro Fabbri
Mostra: dal 10 dicembre al 23 dicembre 2014
Inaugurazione: mercoledì 10 dicembre 2014 alle 18,30

a cura di Roberto Casiraghi

introduzione di Alberto Pellegatta

La mostra di Sandro Fabbri, introdotta da Alberto Pellegatta, offre allo spettatore singole figure che si inoltrano, coppie di innamorati e un favoloso bestiario. Nelle teche trovano posto tre splendidi libri d’artista, mentre cinque grandi carte dipinte vegliano dall’alto del soppalco. L’uomo descritto da Fabbri è un individuo semplificato, ricondotto alle proprie funzioni primordiali, alle azioni e agli oggetti quotidiani, ma è anche un uomo che germoglia come un vegetale.

La scelta del segno calcato, grave o delicatissimo, in punta di pennino, è sempre giustificata dal soggetto o dall’intreccio. Nei grandi lavori a cavalletto, gli scolamenti diventano strumenti, ossature dell’immagine e, in generale, la tinta è spinta al massimo, fino alla crepa o alla grinza. Il colore è il muscolo della scena, così si espande negli azzurri ariosi, nei verdi acidi, nei rossi terrigni, nei gialli impazziti. La materia dell’artista, ingentilita e festosa, dimostra come l’arte non sia affatto noiosa o punitiva. È una ricerca continua sul linguaggio, che lascia emergere l’immagine abbandonando l’intenzione. E il suo humour va ben oltre l’ironia, le immagini si riconoscono, minuziose o nervose, miniate o gigantesche, come prenatali. Il disegno, su carta pregiata o di pasticceria, ha un’impronta precisa e inquieta, che da corpo alle idee riaffermando il diritto alla fantasia. Come per il poeta, anche per l’artista il bianco della pagina diventa alleato e significante. Raffinato e sicuro, incupito o inalabile nei paesaggi gassosi, il tratto si disfa nei gesti acquosi delle tempere o nei graffi smaliziati della china. La qualità e la risposta del supporto sono fondamentali per l’effetto finale. Possiamo parlare di complicità, di solidarietà della carta. Per questo siamo qui, nell’Atelier Cartesio, perché questo luogo, da sempre regno della carta, è ora anche un osservatorio privilegiato sull’arte contemporanea.

Alberto Pellegatta