
TRAME | Racconti che la materia trattiene
Ginevra Tarabusi
A CURA DI
Marina Spinelli e Roberto Casiraghi
INAUGURAZIONE
13 maggio 2025 ore 16:30
ANNO
2025
DOVE
Atelier Cartesio
Corso Garibaldi, 71 – 20121 Milano
[+39] 3403038225

Ginevra Tarabusi (Pavia, 1996) presenta ad Atelier Cartesio la sua seconda personale milanese offrendo uno sguardo sulla propria ricerca dai primi album e taccuini, eseguiti durante gli anni dell’Accademia, ai lavori più recenti tra cui figurano libri d’artista, tavole a parete e una serie di prove di stampa a monotipo, il tutto sempre e rigorosamente su carta.
Ha perfezionato i propri studi tra Milano e Firenze partecipando a numerosi concorsi e ottenendo prestigiosi premi e riconoscimenti. Ha esposto in gallerie a Milano, Roma, Napoli, Lugano e le sue opere sono in collezioni sia in Italia che all’estero.
Ginevra è una giovane artista che si esprime attraverso il libro, nel quale racchiude narrazioni visive nate da racconti da cui prende ispirazione. La sua produzione consiste in libri d’artista, tavole illustrate, monotipi, collografie che evocano fiabe, leggende e racconti di invenzione. Da Ovidio a La Fontaine, dai Grimm a Puškin, da Calvino e Buzzati a Sepúlveda, i riferimenti sono i più disparati ma sempre queste storie raccontano di sogni, speranze, violenze e misteri che Tarabusi rappresenta con colori e forme originalissimi.
L’esercizio grafico negli anni di accademia ha consentito a Ginevra di maturare un proprio stile che ha perfezionato sulle pagine di album e quaderni. Ecco che in quelle occasioni la dimensione del libro ha iniziato a offrirsi all’artista in tutte le sue possibilità.
In questo tempo le caratteristiche fisionomie dei personaggi di Tarabusi, che risentono evidentemente dell’opera di Marc Chagall ed Emanuele Luzzati, vengono fissate: volti paffuti, geometrici, che si sdoppiano, schiacciati e allungati; teste calve oppure con capelli diritti, elettrici, meno di frequente mossi e sciolti al vento; occhi cigliati spesso chiusi o qualche volta spalancati e fissi; labbra piccole e sottili. Dalle teste distorte e caricate dei primi lavori si passa a quelle più espressive e intense della maturità, che molto spesso ricordano il volto della stessa artista.
Contestualmente Ginevra mette a punto una tecnica mista che prevede l’impiego massiccio del colore ad olio ed acrilico sulla carta che stende per velature progressive, che poi strappa, rimuove, modella o lascia crettare, intervenendo con strumenti e materiali diversi. Il risultato è un mosaico di colori e texture di grande effetto e poesia, vivace e magnetico. Sfogliare un libro di Tarabusi o alcune delle sue tavole significa percepire, accarezzando, visualizzando e addirittura annusando (l’olio ha un odore intenso e conturbante), l’atmosfera di un racconto. È l’opera di una narratrice sensibile e visionaria che ci introduce nella storia suggestionandoci con il colore e il disegno, suscitando in noi emozioni fortissime.
Alberto Corvi