Atelier Cartesio presenta la personale di un maestro appartato della pittura milanese, Lorenzo Mazza. Una mostra di carte di piccolo formato degli anni Novanta e Duemila ma anche due grandi tele che fanno da spartiacque. La pittura di Mazza non cerca di stupirci ma è opera di lento accumulo e stratificazione in uno straordinario rapporto di forza tra colore e forma.
Un apparato critico a tre voci (Roberto Casiraghi, Cristina Sissa e Alberto Pellegatta) testimonia, nel pieghevole, la raffinata figurazione dell’artista e il sentimento di tregua che emana l’opera: «La sostanza pittorica porta alla memoria un agire rabdomantico e consapevolmente rischioso; materia scabra e assorbente… sintetica emozione. Sono dipinti armonici, attraversati da ruvida leggerezza e dove la superficie rivela la sua incantata presenza. Nessun clamore, solo poetico silenzio».