Adalberto Borioli
Foto di Mirna Miglioranzi
Adalberto Borioli è nato a Milano nel 1936, ha studiato affresco presso la Scuola d’Arte del Castello Sforzesco. Dal 1962 la sua pittura è stata presentata in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, tra cui si ricordano le più recenti:
Per Maderna, Auditorium di Milano (Milano, 2023); Il Robot Adorabile, Auditorium di Milano (Milano, 2023); Galleria Akié Arichi (Parigi, 2019); E lentamente prende forma Studio Masiero (Milano, 2016); L’Europa nel segno, Centro Culturale Santa Maria della Pietà (Cremona, 2015); Polifonie, Auditorium Verdi (Milano, 2015); In attesa dell’Expo. Artisti a Milano, Spazio Soderini-Provincia di Milano (Milano 2014); Jean Cocteau a Vigoleno (Vigoleno, 2011); Spazi Paralleli, Spazio Symposium (Milano, 2010); Lapis Ludica, Palazzo delle Stelline, (Milano 2009); Biennale dell’Incisione (Cremona, 2009); Biblioteca Salita dei Frati (Lugano, 2008); Istituto Italiano di Cultura (Bruxelles, 2006).
La sua attività calcografica inizia a Urbino nel 1980 a contatto con i diversi incisori di quel contesto artistico. Incide e stampa in autonomia con il proprio torchio in studio, realizzando carte di diverse dimensioni, dove l’astrazione della sua pittura viene resa al bulino, puntasecca e acquaforte. Ha ricevuto numerosi premi, sia per la pittura che per l’incisione (tra cui il primo premio nella II e nella VIII Rassegna Nazionale dell’Incisione di Nova Milanese) e segnalazioni in diversi concorsi d’arte. Nel 2003 realizza una incisione per il testo teatrale di Mario Luzi “Il fiore del dolore”, edito da “Archivi del‘900” di Milano. Più di 60 plaquette sono edite da “Pulcinoelefante” e dal 1998 ha editato oltre 170 titoli per “Il Robot Adorabile” con aforismi e poesie di vari autori che accompagnano i suoi lavori. Ancora per I Quaderni di Orfeo ha pubblicato due lavori e uno per i tipi di Josef Weiss.
La profonda conoscenza del panorama artistico milanese lo ha portato presto ad organizzare diverse collettive in spazi pubblici e privati. Sua l’iniziativa di programmare le esposizioni alla storica libreria Bocca di Milano, con cui ha collaborato dal 1997 per dieci anni.
Nella sua biografia non si può tralasciare l’intensa attività di musicista, oltre 10 anni con l’orchestra della Scala di Milano e più di 40 partecipazioni a concerti e registrazioni con l’orchestra della Svizzera Italiana. Per 35 anni è stato titolare della cattedra di Flauto al Conservatorio di Pesaro e di Milano.
Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.